Mal d'Amore

Come superare la fine di una relazione

Come superare la fine di una relazione

Come superare la fine di una relazione

Quando finisce una relazione non è per tutti facile ricominciare. Soprattutto quando si tratta di matrimonio e convivenza. E soprattutto quando la relazione e la sua fine ci stanno facendo soffrire parecchio. Ad esempio quando una storia è finita male, o quando si è stati traditi. In questi casi alla sofferenza si unisce un senso di rabbia e di frustrazione che spesso ci impedisce di superare il dolore. Si resta in una casa dove si è vissuti in coppia e si rischia di ritrovarsi davanti alla faccia, in ogni momento, ricordi che possono farci ripiombare nella malinconia o, peggio, nel dolore. Foto, souvenir, oggetti, quadri, possono diventare, perlomeno nei primi tempi dopo la fine della relazione, dei veri e proprio reliquari che ci fanno tornare in mente l’ex e che ci impediscono di tornare alla normalità.

Soprattutto se si vive la fine del rapporto in modo sofferto è importante allontanare tutto ciò che può ostacolare la nostra ripresa, oggetti compresi.

Primo passo: prendersi cura di sé

Prima di ricominciare è bene ripulire da tutto ciò che ci lega al passato. Non a caso molte donne iniziano il cambiamento con un nuovo taglio di capelli: simbolicamente si taglia qualcosa che non ci sta più bene. Il nostro corpo, la nostra anima e la nostra mente sono le prime cose di cui prendersi cura. Sono tutte strettamente correlate: prendersi cura di sé con un massaggio o una seduta dall’estetista è un modo per curare il corpo ma anche per coccolarsi. Iscriversi in palestra o prendere la sana abitudine di passeggiare o andare a correre è un modo, perfetto, per prendersi cura di corpo e spirito, poiché l’attività fisica migliora nettamente anche il nostro umore.

Lo stesso deve valere per l’ambiente in cui si vive, che deve trasmetterci un senso di calma, benessere, rassicurazione, che deve saper accoglierci e farci sentire in un posto sicuro, ben lontano dal luogo che ci ha visto soffrire o che ci ha fatto sentire inadeguate.

Purificare la propria casa

Una sana pulizia è il primo passo da compiere, pulire significa purificare, rimuovere il vecchio, rinnovare. Metaforicamente il gesto del pulire è estremamente importante. Ripulendo a fondo la casa dove abbiamo vissuto in coppia e dove abbiamo sofferto, prepariamo il terreno per fare si che si possano seminare nuove possibilità, nuovi inizi. Ripulire significa eliminare la negatività accumulata in un ambiente dopo mesi o anni di liti, bugie, silenzi.

Ovviamente le prime cose da eliminare sono quelle dell’ex che si possono o recapitare al proprietario oppure, se non interessato a riaverle, buttare o regalare. Anche i ricordi di viaggi dovrebbero perlomeno essere celati alla vista. Se possibile sarebbe bene rinnovare gli ambienti il più possibile e renderli conformi ai nostri gusti, renderli accoglienti ed a nostra misura.
La nuova noi deve avere un ambiente idoneo, purificato, pulito, rinnovato che non ci faccia tornare in mente cose spiacevoli o dolorose. Non è il momento. Quando sarà il momento, quando quel souvenir sarà diventato innocuo e non ci farà più soffrire, potremo ritirarlo fuori e rimetterlo al suo posto.

Nell’epoca di Internet,  lo stesso processo andrebbe adottato anche per quel che concerne posta elettronica, cellulari e social. Eliminare ciò che ci potrebbe stare male, compreso il profilo dell’ex, compresi i suoi messaggi, le sue mail, è il modo migliore per fare in modo di andare avanti, di proseguire. Non è facile, ma nemmeno impossibile. E sarà bello scoprire quanto si stà bene con il nuovo taglio di capelli, e con quel nuovo tappeto in soggiorno.

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