Perdonare è un’azione difficile, un atto che non tutti riusciamo a compiere, perdonare rappresenta una svolta, un cambio di pagina, un andare avanti.
Per perdonare occorre coraggio, occorre essere elevati, occorre avere una mente aperta.
Questo in linea di massima, poi ci sono i tradimenti. Perdonare i tradimenti richiede tutte le caratteristiche di cui sopra elevate al quadrato.
Perché se si perdona un’amica per una mancanza, per una bugia, anche per una cattiveria lo si fa e ci si tiene l’amica (tenendo comunque a mente l’errore, ammettiamolo) ma se il perdono riguarda il nostro partner beh allora è tutto più difficile.
Entrano in gioco tutta una serie di fattori difficili da gestire quando ci sono di mezzo i sentimenti.
Occorre valutare quelli che sono i presupposti, quelle che sono le aspettative, occorre un impegno da entrambe le parti, occorre compiere un gran lavoro su sé stessi ma se alla fine si riesce nell’intento, se si riesce a perdonare, beh allora si raggiunge uno stato di quiete che ripaga di tutti i sacrifici e le sofferenze.
E questo indipendentemente da quello che sarà l’esito della storia di amore.
Perdonare i tradimenti non è da tutti, si viene messi in gioco senza averlo richiesto, ci si sente messi a nudo, ci si sente offesi, ci si sente frustati, delusi, gelosi, rabbiosi.
Chi ci ha tradito passa in un batter d’occhio dall’essere la persona che più ci rende felici a quella che più ci fa soffrire. E il tutto per cosa? Per un’altra (o un altro) che è subentrata in una storia d’amore.
Le reazioni, i pensieri, le sensazioni sono tante e diverse. Alcune si accomunano un po’ per tutti. Al di là delle reazioni a caldo occorre poi ragionare e decidere cosa fare: si vuole continuare a soffrire o si vuole tornare a stare bene?
E qua vorrei fare una precisazione doverosa: il perdono non vale solo per chi lo chiede. Si perdona l’altro anche per stare bene noi stessi. Io sono anche per il perdono non richiesto, io perdono per me stessa non per te.
Quindi: se il tuo partner ti ha tradita tu puoi decidere di intraprendere il cammino del perdono sia per salvare la vostra storia sia esclusivamente per il tuo benessere. E io opterei in primis per questa seconda opzione, perché la prima poi, se è il caso, verrà da sé in automatico.
Quello che vorrei sottolineare è questo: il partner che ti chiede perdono perché ti ha tradito otterrà un perdono sincero solo se questo viene da dentro. Altrimenti si rischia che di tanto in tanto quel tradimento in apparenza perdonato riemerga (magari dopo un litigio, o in un momento di crisi) Perdona e dimentica questo è il mio motto. Anzi prendi atto, perdona e dimentica.
E ora passiamo alla pratica. Lui ti ha tradita e tu sei ovviamente a pezzi. Dolore, rabbia, delusione si accavallano e ti consumano. Dopo i primi giorni di pianti e digiuni, di telefoni lanciati e messaggi di fuoco è ora di calmarsi.
E’ proprio ora, anche perché il nostro fisico e soprattutto il nostro spirito smaltito il “virus” del tradimento deve ritemprarsi e sta a noi. Paragono volutamente il tradimento ad una sorta di virus perché penso che il “ridurlo” ad una semplice gastroenterite possa fare comprendere che si può guarire.
Si deve guarire, se non guarisci è perché proprio non vuoi farlo, un po’ come quando nonostante tu abbia, appunto, una gastroenterite continui a ingurgitare latticini e cioccolata: ti peggiora, ci mette di più a passarti, stai molto peggio, ma poi comunque passerà. Il fatto è che se si intende salvare una storia di amore che è inciampata in un tradimento, la cura errata può essere “fatale” (per la storia si intende) quindi è opportuno tenere a bada gli eccessi.
Se il partner è pentito del suo errore e se si intende continuare la storia di amore che fino ad un attimo prima era rose e fiori ( o almeno così ci sembrava) occorre lavorare per imparare a perdonare.
Accettare le scuse è il primo passo da fare. Questo non significa perdonare ma significa accettare che qualcuno possa sbagliare. Siamo esseri umani e come tali possiamo sbagliare, chi commette un tradimento e chiede perdono è comunque da apprezzare. Chiedere perdono è un atto di umiltà, ora sta a te decidere se compiere questo passo o meno.
Non farsi domande né fare paragoni è il secondo passo da fare. Spesso quando si viene traditi ci si mette subito il dubbio: sono poco sexy, sono poco attraente etc. Ecco credo non sia corretto aggiungere benzina sul fuoco, siamo appena state tradite, siamo già martoriate per questo, allora perché farci altro male da sole?
Piuttosto coccoliamoci un po’ e pensiamo che se ci ha chiesto perdono evidentemente si è accorto dell’errore madornale che ha fatto. Un errore che è stata una sua scelta non una tua colpa. E che domani potresti fare anche tu. Quindi non condanniamo e non diamoci colpe.
Pensa che tu vali e che quello che vali è merito tutto tuo, il tuo valore non cambia se qualcuno ti tradisce. Pensa che tu hai il potere di decidere se perdonare o meno e che comunque tu, tradita, sei in una posizione privilegiata rispetto a chi ha compiuto il tradimento. Non ti dico di sentirti superiore per questo ma nemmeno di sentirti frustata.
Ora se decidi di perdonare devi comunque farlo appieno in modo totale: il perdono equivale ad una liberazione, liberati dall’immagine del tuo partner con lei, liberati dalle bugie che ti ha detto e liberati dal timore che riaccada. Se riaccadrà il rischio è solo suo: la tua stima nei suoi confronti potrebbe scemare e di conseguenza anche l’amore. Quindi cerca di vedere la situazione in una prospettiva diversa dove rabbia e rancore non ci sono.
E se lui il perdono non lo chiede? Può succedere che dopo un tradimento il partner non chieda perdono, in tal caso la storia forse non proseguirà ma tu perdonalo lo stesso. Servirà a te stessa, perché chi sa perdonare ha un potere immenso nelle sue mani: il potere di non consentire agli altri di farci troppo male.